Facebook mira a entrare nella mente dei suoi utenti, in senso figurato, per scoprire cosa significano quando pubblicano stati. Tale sta arrivando attraverso un’intelligenza artificiale creata dal social network che MIT riporta il funzionamento con reti simulate di cellule cerebrali, che elaborano tutti i dati per eseguire un “apprendimento profondo”, aiutandolo ad accertare le emozioni e le sottigliezze dietro uno stato.
L’obiettivo dietro a quello che viene definito il sistema di apprendimento profondo è la capacità di analizzare uno stato e capire quali eventi o probabili emozioni c’erano dietro le parole, sebbene nessuno dei due possa essere specificato. L’intelligenza artificiale potrebbe anche imparare a individuare quali oggetti sono nelle fotografie e imparare a prevedere ciò che gli utenti potrebbero fare in futuro.
Tali informazioni provengono dal Chief Technology Officer di Facebook Mike Schroepfer, il quale afferma che il progetto è al lavoro da otto persone che sono conosciute collettivamente come AI Team. Il progetto di deep learning è nuovo e il social network rimane a bocca aperta sulla maggior parte dei suoi dettagli, non a caso. Ma alcuni degli obiettivi finali sono stati rivelati, tra cui una spinta ai feed di notizie degli utenti.
In particolare, Facebook mira a migliorare gli aggiornamenti di stato che gli utenti di Facebook vedono nel loro feed di notizie, selezionando quelli tra la raffica che accade ogni giorno che è più probabile che ogni utente voglia vedere. L’azienda lo fa già utilizzando mezzi più convenzionali, tentando di fornire aggiornamenti sullo stato degli amici a cui ogni utente sarebbe probabilmente più interessato, una necessità data la grande quantità di messaggi pubblicati ogni giorno.
Schroepfer ha affermato: “Il set di dati sta aumentando di dimensioni, le persone stanno diventando più amici e, con l’avvento dei dispositivi mobili, le persone sono online più frequentemente. Non è che guardo il mio feed di notizie una volta alla fine della giornata; Tiro continuamente fuori il telefono mentre aspetto il mio amico o sono al bar. Abbiamo cinque minuti per deliziarti davvero.”
FONTE: MIT Technology Review