Abbiamo visto una serie di prototipi nel corso degli anni in cui i laser vengono utilizzati per proiettare una tastiera su una superficie in modo che l’utente possa digitare i propri tasti virtuali in modo che il dispositivo possa riconoscere ciò che viene scritto. Ma se i laser o le tastiere fisiche non fossero affatto necessari, consentendo invece ai nostri tablet o smartphone di guardare le nostre dita per tradurre ciò che vogliamo scrivere? Questo è esattamente ciò che Fujitsu sta prototipando al Mobile World Congress questa settimana.

Il modo in cui funziona è attraverso una combinazione di software e una fotocamera frontale su un tablet. Fujitsu ha sviluppato un modo per consentire agli utenti di digitare semplicemente su una superficie piana, sulla quale il tablet può riconoscere la posizione delle mani e quali dita stanno digitando quale tasto.

L’illuminazione gioca un ruolo importante con questo prototipo poiché un ambiente ben illuminato porterà a un migliore tracciamento. Penso che anche il tono della pelle giocherebbe un fattore, poiché suppongo che i toni della pelle più scuri sarebbero più difficili da tracciare rispetto a quelli più chiari.

Fujitsu sta attualmente valutando l’idea di includere questo prototipo in futuri tablet e smartphone, anche se ci chiediamo chi userebbe esattamente qualcosa del genere.

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